La cellulite, in qualsiasi tipo di soggetto femminile si manifesti, è causata da molteplici fattori determinanti.
Oltre ad un’adeguata cura esterna, effettuata mediante l’applicazione di creme adatte, la parte più importante da trattare grazie all’assunzione di piante officinali depurative è sicuramente quella interna. (Vedi articolo Rimedi naturali per depurare il fegato)
Per l’ottenimento di risultati soddisfacenti, sono necessarie varie misure:
- un’alimentazione adeguata;
- un trattamento erboristico che tenga conto di tutti i fattori in gioco;
- un trattamento estetico-manuale sul corpo, con prodotti cosmetici appropriati.
Negli stadi iniziali della cellulite, può bastare l’intervento esterno con l’Edera, che se associata con erbe antinfiammatorie e vasoprotettive, può avere ottimi risultati sia sulla circolazione che sull’infiammazione.
Nei casi più avanzati invece, oltre ad applicazioni esterne più complesse, è sempre necessario il trattamento interno perché la presenza nel sangue di scorie metaboliche, aggrava ulteriormente il problema; l’uso di sostanze piccanti, alcolici e il fumo, sono ulteriori fattori di degrado.
Da non sottovalutare è il consumo di acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, per favorire la diuresi, depurare ed idratare la pelle.
Anche il riposo è molto importante, almeno 7-8 ore per notte. Il sonno è un eccellente cura di bellezza e aiuta a mantenere il peso-forma.
Cure naturali
Trattamenti esterni per la cellulite:
Possono essere usati i prodotti comunemente presenti in commercio, contenenti generalmente piante vaso-attive ed emodinamiche con azione riconosciuta farmacologicamente.
Cellulite rimedi naturali:
Edera (Hedera helix)
Dell’Edera si utilizzano le foglie.
E’ la pianta che possiede proprietà cellulitiche più complete, ed è anche la più ricca di documentazione antica. E’ largamente citata da tutti i massimi di epoca romana, da Dioscoride, Plinio, Galeno, ma anche dai più antichi ancora.
E’ una pianta officinale che per via esterna, agisce sullo stato delle vene, sulla viscosità del sangue, è emodinamica, e favorisce la circolazione.
I principi attivi più importanti sono le saponine triterpeniche con azione antiedemigena e vasoprotettiva.
Queste aumentano la resistenza delle pareti capillari, diminuendone la permeabilità, con migliore riassorbimento degli edemi e riduzione della ritenzione idrica.
Modalità di somministrazione e dosaggio
Applicare la crema a base d’Edera sulle aree interessate con movimenti circolari, dal basso verso l’alto. Le creme vanno utilizzate quotidianamente, mattina e sera, per almeno tre settimane. I trattamenti possono essere ripetuti più volte durante l’anno.
L’Edera può essere utilizzata anche sotto forma di decotto per uso esterno o lozione.
Per il decotto bollire in mezzo litro d’acqua 10 g di foglie fresche per 15 minuti ed infine filtrare.
Con l’aiuto di un batuffolo di cotone, applicare la lozione sulle zone interessate e lasciare agire per 15/20 minuti. Ripetere l’operazione per una ventina di giorni.
Ottimo anche un bagno alle foglie di Edera; lasciare 15 g di foglie d’Edera fresche a bollire a fuoco lento in 3 litri d’acqua per un quarto d’ora, filtrare e versare nell’acqua del bagno, immergersi per 15-20 minuti.
Un’altra applicazione topica efficace è il cataplasma di Edera; triturare e pestare una manciata di foglie di Edera fresche ed applicare sulle zone da trattare tre volte alla settimana.
Effetti indesiderati
Le bacche dell’Edera sono considerate velenose, se ne sconsiglia l’uso nel modo più assoluto.
E’ sconsigliato anche l’uso delle foglie per uso interno per problemi di dosaggio e di tossicità.
Evitare l’uso in gravidanza ed allattamento ed in caso di gastrite ed ulcera peptica.
Quercia marina (Fucus vesiculosus)
Della Quercia marina (Fucus), si utilizza il tallo.
La presenza del Fucus nei preparati per uso esterno, è importante non solo per il suo potere raffreddante, utile nei casi di cellulite consolidata e dolorante, ma anche per la sua azione lipolitica (processo di scissione dei grassi con rimodellamento progressivo della silhouette).
Ovviamente, non ci si può aspettare che una persona dimagrisca con l’applicazione di sostanze per via cutanea, (anche perché la cellulite non è affatto associata al sovrappeso), tuttavia il Fucus è importante per tutta una serie di azioni “collaterali” che possono essere decisive per la soluzione del problema.
Ha azioni antinfiammatorie locali e tonificanti, agisce sul metabolismo cellulare e sull’ossigenazione dei tessuti. Dopo applicazioni di Fucus la pelle risulta più levigata, compatta e tonica.
Modalità di somministrazione e dosaggio
Solitamente il Fucus lo si trova all’interno di creme o fanghi per uso esterno.
Questi vanno mescolati una volta aperta la confezione e distesi uniformemente con un leggero massaggio sulle aree da trattare per poi ricoprire le zone con una pellicola trasparente. Durante le prime due settimane le applicazioni dovranno essere 3 o 4, per tre giorni di seguito, oppure si possono applicare comodamente un giorno si e uno no per due settimane. Per mantenere i risultati raggiunti basta applicarli almeno una volta alla settimana.
Un’utile ricetta sicuramente più economica è quella del decotto di Fucus; bollire 100 grammi di tallo in 100 ml d’acqua per qualche minuto, ed applicare compresse imbevute di questo decotto sulle parti interessate.
Un altro rimedio efficace è il cataplasma di Fucus; far bollire per dieci minuti in poca acqua 50 g di Fucus essiccato con 100 g di sale grezzo, applicare in loco il composto ottenuto tre volte alla settimana.
L’uso per via interna avviene mediante l’assunzione di capsule o compresse, questo a causa del pessimo sapore ed odore di questa alga officinale che ricorda proprio quello del pesce. La si assume anche in associazione ad altre piante depurative quali Tarassaco, Carciofo e Cardo mariano.
Effetti indesiderati
In genere, il Fucus è ben tollerato. Tuttavia, a causa della sua azione stimolante sulla tiroide, se assunto in quantità eccessive può causare un ipertiroidismo transitorio riconoscibile per la comparsa di tremori, irritabilità, tachicardia, insonnia e ipertensione arteriosa.
Inoltre, può determinare reazioni allergiche nei soggetti sensibili.
Non è consigliabile in concomitanza con farmaci diabetici poiché fa diminuire i livelli di zucchero nel sangue e nemmeno con anticoagulanti.
Centella (Centella asiatica)
Della Centella si utilizzano le parti aeree.
La Centella asiatica, è da sempre considerata un ottimo rimedio per i problemi della ritenzione idrica e della cellulite, non solo per le eccellenti proprietà drenanti, ma anche perché associata a piante depurative, può essere utilizzata per uso interno, come rimedio disintossicante insieme al Tarassaco, Carciofo e Cardo mariano.
Le sue azioni terapeutiche date dal fitocomplesso (insieme dei principi attivi) sono:
- azione vasoprotettiva
- azione trofico cicatrizzante
la prima migliora la funzionalità venosa, tonificando le pareti vasali ed aumentandone l’elasticità, permettendo così un migliore drenaggio della cellulite.
La seconda stimola i fibroblasti favorendo la sintesi di collagene con riparazione dei tessuti.
Quest’ultima azione è possibile grazie alle saponine triterpeniche (asiaticoside, acido asiatico e madecassoside), che si trovano nelle foglie.
Modalità di somministrazione e dosaggio
La Centella è utilizzata come estratto secco nebulizzato e titolato in derivati triterpenici totali.
La forma migliore è la FTTCA (Frazione Totale Triterpenica della Centella) che presenta le seguenti percentuali: asiaticoside 40%, ac.asiatico 30% e ac.madecassico 30%. La terapia varia dai 30 ai 120 mg di frazione tripergenica, da assumere lontano dai pasti e può protrarsi anche per diversi mesi.
Difficilmente si trovano in commercio creme per la cellulite a base di sola Centella asiatica, ma basterà leggere l’etichetta degli ingredienti per accorgersi che questa pianta officinale rientra dentro la formulazione di una miriade di prodotti cosmetici che la prevengono e combattono.
Effetti indesiderati
Non utilizzare la Centella in gravidanza ed allattamento per uso interno.
Prima di applicare le creme, specialmente se su cute lesa, assicurarsi di non essere allergici ai suoi componenti.
Un uso superiore alle dosi può provocare, cefalea ed iperglicemia (aumento di zucchero nel sangue), è dunque, sconsigliata ai diabetici per uso interno. Gli estratti idroalcolici e secchi possono entrare in contrasto con antidepressivi e benzodiazepine.