Il Tasso barbasso o Verbasco, è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Scrofulariaceae.
E’ una pianta conosciuta fin dai tempi di Plinio che la consigliava nei casi di lesione e di irritazione polmonare.
Il termine barbasso deriva dal latino “barbascum“,”peloso“, in riferimento al fatto che le sue foglie sono ricoperte di peluria. Nell’antichità le sue foglie venivano utilizzate per fabbricare stoppini per candele e lanterne ad olio, mentre i fusti venivano utilizzati per fare fuoco nei vecchi forni di mattoni per la panificazione.
Il Tasso barbasso possiede caule (fusto) eretto alto circa un metro, solitario e forte.
Le foglie sono di colore giallastro intenso, lunghe, grandi e molli, serrate alla base e disposte ad ala lungo il fusto in modo alterno. Sono spesse a causa di uno strato folto e lanuginoso di peli biancastri.
I fiori ricchi di mucillagini, fioriscono durante l’estate (giugno-novembre), sono di colore giallino pallido con cinque petali a forma di coppa e raccolti in grosse spighe compatte e terminali, emanano un aroma leggero e gradevole.
I frutti maturano più tardi, e sono costituiti da capsule ovali che contengono numerosi semi scuri e ruvidi.
Tutta la pianta è coperta da una fitta peluria che secerne una sostanza appiccicaticcia.
Il Tasso barbasso è spontaneo in tutta Italia, cresce prevalentemente nei pascoli, tra i ruderi, nei luoghi incolti e lungo le strade campestri. E’comune dal mare alle regioni submontane e cresce fino a 400-500 m.
Contenuto in principi attivi del Tasso barbasso
Il Tasso barbasso contiene mucillagini, saponosidi, tracce di olio essenziale, flavonoidi, aucubina, arpagoside, arpagide e fitosteroli.