Le Tisane sono estratti acquosi di miscele di erbe officinali che vantano proprietà terapeutiche ed organolettiche e che risultano essere una valida alternativa al classico Tè.
Spesso il termine Tisana viene utilizzato impropriamente.
La Tisana è il risultato dell’unione di più erbe ed è inesatto parlare di Tisana quando ci si riferisce all’infuso di una singola pianta.
Il metodo utilizzato per prepararle è quello dell’infusione in acqua calda, come avviene per il Tè, oppure, mediante Decozione.
In linea generale, per le Tisane possono essere impiegate erbe fresche o secche, prolungando il tempo dell’infusione per le parti più dure e diminuendolo per quelle più delicate.
Se nella miscela sono presenti sia parti dure che molli l’infusione va effettuata per un tempo medio ricordandosi che la temperatura elevata dell’acqua rende più efficiente l’estrazione.
Le erbe utilizzate vengono precedentemente essiccate e sminuzzate finemente fino ad ottenere un taglio standardizzato detto “taglio tisana“.
Tecnica di preparazione delle Tisane
La tecnica è la stessa che si utilizza per l’infuso, usando preferibilmente filtri di cotone da fissare alla tazza o alla teiera e preferendo sempre un’acqua pura e leggera, oligominerale naturale con pH quasi neutro (da 6,5 a 7) e basso residuo fisso.
Sono sconsigliati i contenitori metallici perché le erbe risultano troppo strette e l’acqua non riesce ad estrarre bene i principi attivi, e anche perché possono alterare il gusto e l’aroma delle nostre Tisane.
In commercio spesso si trovano le Tisane già pronte nei sacchetti filtro (bustine).
Questi comodi e veloci sistemi per realizzare i nostri infusi però, si rilevano meno efficienti dell’utilizzare le Tisane sfuse e miscelate.
Prima di tutto le bustine sono realizzate con erbe di qualità mediocre e grossolana, polveri e parti volatili.
Le foglie al loro interno sono di terza o quarta scelta e rendono spesso l’infuso insapore o aspro.
Ultima cosa, se non vengono conservate in contenitori ermetici perdono presto il proprio aroma in meno di 5 mesi.
Per realizzare una Tisana è preferibile non miscelare più di 3 tipi di erbe per rimedio, (massimo 4-5), perché, alcune potrebbero annullare gli effetti terapeutici delle altre ed anche per via del contrasto dei gusti che si verrebbero a creare.
Una regola importante, anche se non si può sempre applicare è quella di utilizzare piante appartenenti allo stesso tipo di morfologia perché, richiedono la stessa tecnica di estrazione dei principi attivi.
Composizione
Una Tisana contiene sempre:
- Il rimedio base
L’erba o le erbe che contengono i principi attivi utili alla cura del disturbo, rappresentato dal 60-65% del rimedio base (1-3 piante). - L’adiuvante o pianta sinergica
Sono le erbe che accentuano le proprietà terapeutiche del rimedio base e che contrastano eventuali effetti collaterali e rappresentano il 15-20% nel totale (1-2 piante). - Il complemento
E’ formato dalle piante che agiscono da rimedio complementare a quello di base e se ne utilizza circa il 9-10% nel totale. - Il correttore
Ha il semplice scopo di rendere piacevole il sapore e se ne utilizza circa il 9-10% nel totale.
Molte piante, infatti, specialmente quelle aromatiche o particolarmente profumate, vengono aggiunte in miscela con lo scopo esclusivo di migliorarne il sapore ed il colore, senza vantare tuttavia significative proprietà terapeutiche.
In erboristeria si lavora sempre con la sinergia di più piante e con l’aiuto dei loro fitocomplessi (insieme dei principi attivi), e mai ci si rifà alle proprietà di una singola pianta.
Metodo di conservazione
La conservazione delle erbe deve avvenire sempre al riparo da fonti di calore ed umidità.
L’ideale sono i luoghi asciutti e freschi.
Utilizzare contenitori a chiusura ermetica o vasi di ceramica o terracotta dotati di forellini per l’aria.
I principi attivi presenti nelle erbe essiccate solitamente non durano più di due anni, il 60% ne sono totalmente prive già dopo il primo anno di essiccazione.
Proprietà terapeutiche
A seconda della tipologia di erbe presenti nella formulazione di una Tisana, queste possono vantare varie proprietà terapeutiche ed essere utilizzate per prevenire e lenire vari disturbi e malattie.
Tisana afrodisiaca
Accresce la potenza o il desiderio sessuale.
Può giovare a chi soffre di impotenza, per migliorare la fertilità e le prestazioni sessuali.
Tisana amara
Ha un gusto forte ed amaro che stimola l’appetito ed attiva le funzioni gastriche.
Può giovare a chi soffre di disturbi alimentari o durante i periodi di convalescenza.
Tisana antidiarroica o astringente
Combatte la diarrea per mezzo di azioni astringenti, assorbenti e disinfettanti l’intestino.
Utile in caso di intossicazione alimentare o diarrea del viaggiatore e per l’influenza intestinale.
Tisana vermifuga o antielmintica
Combatte i parassiti (insetti, acari e vermi) che possono invadere il nostro organismo.
Tisana antitosse o bechica
Combatte i disturbi della tosse di vario genere.
Tisana balsamica
Contiene erbe balsamiche ed emollienti per le vie respiratorie.
Utile durante il raffreddore e l’influenza.
Tisana calmante o sedativa
Allevia gli stati di tensione e di stress favorendo il riposo.
Utile nei periodi più duri o se si soffre di insonnia.
Tisana carminativa
Favorisce l’espulsione dei gas intestinali e migliora la digestione.
Tisana colagoga
Contrae la vescichetta biliare permettendo il passaggio della bile fino all’intestino.
Utile come rimedio depurativo o per chi è affetto da malattie epatiche.
Tisana coleretica
Stimola la secrezione della bile da parte del fegato favorendo al digestione dei grassi.
Ottima in associazione alla Tisana colagoga per migliorare le funzioni del fegato, depurare e digerire.
Tisana depurativa
Purifica il sangue aiutando l’eliminazione delle tossine presenti nell’organismo con azione diuretica, lassativa o sudorifera.
Tisana digestiva
Facilita la digestione aiutando lo stomaco.
Tisana dimagrante
Favorisce la perdita di peso grazie alla diuresi ed alla diminuzione di appetito.
Tisana diuretica
Completa il processo di depurazione favorendo l’eliminazione delle tossine tramite le urine.
Tisana emolliente
Lenisce e calma le infiammazioni delle mucose intestinali.
Tisana galattogoga
Favorisce la produzione del latte materno.
Tisana ipertensiva
Provoca aumento della pressione del sangue e delle arterie con un’azione stimolante.
Utile per chi soffre di pressione bassa.
Tisana lassativa
Facilita l’evacuazione delle feci sia aumentandone il volume che stimolando i movimenti peristaltici dell’intestino.
Tisana remineralizzante
Permette di ricomporre l’equilibrio minerale del corpo con apporto di sali minerali e di oligoelementi.
Tisana rinfrescante
Calma la sete ed abbassa la temperatura corporea.
Utile soprattutto nelle stagioni più calde.
Tisana tonica o multivitaminica
Esercita un’azione stimolante e fortificante riducendo la stanchezza dell’organismo.
Utile per gli sportivi e i bambini.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, non solo per la tipologia di Tisana da poter assumere, ma anche per la grande varietà di piante officinali che si possono utilizzare per realizzarle.
Ogni pianta officinale, infatti, presenta numerose proprietà terapeutiche e può rientrare tra gli ingredienti di numerose Tisane.
Modalità di somministrazione e dosaggio
Non esiste una giusta dose da utilizzare per ogni Tisana medicamentosa, perché, essa può variare a seconda della tipologia del disturbo, della persona che ne fa uso e delle piante componenti.
Da non trascurare è l’età, il sesso del soggetto, il peso corporeo, eventuali cure terapeutiche che sta effettuando, disturbi e sensibilità ad uno o più principi attivi.
La dose indicativa standard può variare dai 2 g ai 15 g di erbe per 2,5 dl d’acqua (un bicchiere).
E’ importante controllare sempre l’aspetto e la qualità delle erbe che si comprano che spesso hanno meno principi attivi di quelle spontanee.
Effetti indesiderati
Quando si beve una Tisana bisogna tener conto di eventuali interazioni che potrebbero avere con farmaci, bevande o alimenti.
I cibi ricchi di fibre possono ridurre o modificare l’assorbimento di alcune erbe, così come alcune spezie.
La spremuta di pompelmo non deve mai essere usata per correggere il gusto delle erbe officinali, perché, potrebbe arrivare a potenziarne l’effetto creando danni da sovradosaggio.
Un bicchiere di latte o una fetta di formaggio potrebbero causare effetti indesiderati se associati con farmaci antidepressivi e ridurre l’efficacia di tetracicline e di chinolonici.
Ogni pianta possiede delle controindicazioni, leggere accuratamente eventuali etichette e consultare il parere medico.