L’infuso è una preparazione acquosa molto facile e comune che si ottiene versando acqua a 100 °C su piante officinali o alimenti solidi, favorendo l’estrazione dei loro principi attivi e degli eventuali aromi. (Si può effettuare anche con l’acqua fredda a seconda delle parti di pianta da trattare).
Questa tecnica è detta “infusione” e il prodotto ottenuto è “l’infuso”.
L’acqua a temperatura di ebollizione è il mezzo di estrazione che trasporta i principi attivi fuori dalle cellule dei tessuti delle piante, e una volta all’interno del corpo, svolge un’attività purificatrice.
In erboristeria l’infusione è il procedimento utilizzato per la preparazione del Tè e delle Tisane.
E’ indicato soprattutto quando si ha a che fare con piante officinali contenenti sostanze volatili o alle quali possa nuocere una cottura troppo prolungata.
Tecnica di preparazione dell’infuso
Prima di infondere le erbe, esse devono essere opportunamente sminuzzate in modo da facilitare l’estrazione tramite l’acqua all’interno di ogni singola cellula dei tessuti.
Le parti di pianta che si utilizzano per questa tecnica sono le più tenere e delicate (fiori, frutti e foglie).
Una volta triturate, le erbe vengono messe all’interno di un recipiente sul quale si versa l’acqua bollente (1-2 cucchiaini colmi in una tazza da 150 ml).
E’ sempre meglio coprire il recipiente con un coperchio o piattino per evitare che le sostanze volatili possano disperdersi.
Il tempo d’infusione dura solitamente dai 5 ai 20 minuti (quanto più tenere e delicate saranno le parti della pianta da trattare, tanto più breve sarà il tempo di infusione), o anche fino al raffreddamento.
E’ sempre meglio consumare l’infuso caldo, in quanto prodotto estemporaneo (fatto e consumato al momento), mai bollente e quasi mai freddo, poiché, l’acqua calda facilita l’assorbimento dei principi attivi in tempi più brevi, soprattutto durante la malattia.
Trascorso il tempo necessario, filtrare con una garza o panno sterile avendo cura di spremere a fondo i residui per estrarre più componenti attivi possibili.
Se l’infuso possiede un gusto forte o amaro è possibile dolcificarlo con del miele, sciroppo d’acero, concentrato di frutta o dello zucchero di canna.
E’ possibile aggiungere anche erbe aromatiche (accessorie) che ne migliorino il gusto o il succo d’arancia e limone.
Conservazione
L’Infuso è una preparazione estemporanea che va bevuta preferibilmente subito dopo la sua preparazione, quando è ancora calda.
Se si vuole conservare riporre in frigorifero, dopo averlo fatto raffreddare, in un contenitore di vetro a chiusura ermetica.
Proprietà terapeutiche
L’infuso è una bevanda piacevole e rilassante da assumere sia durante la malattia che per favorire la digestione e la depurazione dell’organismo.
Bere un infuso a sorsi caldo o tiepido ad intervalli di tempo di 15 minuti stimola l’organismo a reagire nei confronti della malattia.
Modalità di somministrazione e dosaggio
L’Infuso può essere bevuto più volte durante la giornata sia da grandi che da piccini.